“Mi piace farti ridere.
Mi piace il suono che fai quando ridi”.
E allora rido.
Rido ancora.
Rido più forte.
Perché ti piace.
E perché piace a me.
Rido stretta a te,
i nostri corpi uniti,
abbracciati,
intrecciati.
L’uno dentro l’altra,
che non lo so più
dove finisco io
e inizi tu.
Il caldo torrido,
ma tu non osare
nemmeno pensare
di poterti staccare
dall’abbraccio
in cui ti stringo.
In cui mi stringi.
Intensamente.
“Mi piace farti ridere”
me lo ripeti ancora.
E allora rido.