“Sei speciale”.
Undici lettere
E un infinito dentro.
Grazie, amico mio.
Per avermelo ricordato.
Che cazzo, sì,
sono speciale.
Anche quando allo specchio
mi vedo la faccia sgualcita.
Anche quando le mani
si ghiacciano
e le labbra
mi tremano.
Sono speciale.
E posso rinascere
dalle mie stesse ceneri.
Continuando a metterci
tutto il cuore che ho.
Perché è solo così
che sono in grado di essere.
E fanculo se gli altri non lo capiscono.
Fanculo se gli altri me lo prendono
questo cuore e se lo rigirano tra le mani
e poi me lo restituiscono tutto stropicciato.
Fanculo.
Perché in quelle pieghe,
nelle piaghe di un cuore ferito,
si nasconde
la parte più bella di me.
Quella speciale.
Quanta liberazione in un ‘fanculo’.
Andrebbe detto più spesso.
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Sì, il fanculo è sempre molto liberatorio. Credo inizierò a usarlo più di frequente! 😊
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